Più atteso del “sì”, l’abito da sposa di Kate Middleton ha fatto sognare anche le donne meno romantiche. Gli inserti in pizzo, i ricami e le applicazioni di perle hanno ispirato i designer di tutto il mondo che, prendendo spunto dal modello di Alexander McQueen e Sarah Burton, hanno riportato sulla scena l’eleganza e la discrezione del look di un tempo. Quell’abito, mostrato in tv e on line, è stato anche ospitato tra le pagine di Wikipedia con il malcontento dei reali…
L’abito ha esordito in una pagina esclusiva su Wikipedia qualche ora fa, una scelta che non è stata apprezzata dai reali e da molti media, editori dell’enciclopedia web compresi che hanno commentato con un secco:
La presenza di questa pagina rappresenta uno dei punti più bassi mai toccati da Wikipedia. La cosa che mi lascia davvero senza parole è che la gente, anche quella più colta, sprechi tempo nel leggere cose di scarso valore e totalmente irrilevanti. Dovremo fare anche un articolo sulle sue scarpe?
Il commento di uno degli editori non è però piaciuto all’opinione pubblica e soprattutto ai numerosi appassionati di moda e matrimoni che hanno risposto all’enciclopedia chiedendo di non cancellare la pagina dedicata alla duchessa di Cambridge che, in poche ore, ha già raggiunto un numero record di visite.
Personalmente, trovo che l’abito di Kate Middleton, e la cerimonia in generale meriti tutta l’attenzione che le è stata dedicata: l’evento fa parte della storia, e della cultura, britannica tanto che, prima del sì tra William e Kate, anche l’abito di nozze di Diana Spencer aveva trovato posto tra le pagine dell’enciclopedia come simbolo dell’alta moda degli anni ’80. E così, tra una critica e un commento sprezzante, l’abito della bella Kate verrà ammirato anche fra vent’anni quando, forse in un altro Paese e in un’altra monarchia, una nuova sposa ci racconterà lo stile e la bellezza della moda contemporanea. Che ci piaccia o no.