Fino a che punto può arrivare l’amore che nutriamo verso i nostri amici a quattrozampe? Pare sia davvero sconfinato, come nel caso, forse estremo, di Anna Maria Lucido. La signora infatti si è presentata agli uffici comunali di Palazzo Sisto a Savona dettando condizioni per le sue imminenti nozze con il signor Mario Berardi di Vado che si sarebbero svolte presso quella sede. Fissando data e modalità del suo matrimonio civile la signora chiedeva che alla celebrazione fosse presente la sua amata cagnetta Greta, ma non come semplice ospite, bensì come testimone di nozze.
Il Comune si è quindi mobilitato per verificare la fattibilità della cosa e sopratutto per trovare un assessore amante degli animali disposto a celebrare le nozze a queste insolite condizioni. Impresa non facile visti i diffusissimi divieti di introdurre animali nei luoghi pubblici qui in Italia.
Dopo affannose ricerche e attente verifiche dei vari regolamenti, alla bislacca signora è stato consentito di tenere con sé la sua cagnolina durante la celebrazione del matrimonio. Naturalmente la cagnetta non poteva comparire nel registro dei testimoni, ma il permesso di introdurla negli uffici del Comune gli è stato comunque accordato.
La spassosa cerimonia si è svolta quindi il 25 luglio scorso e la tenera cagnetta, un candido barboncino, ha tenuto un comportamento esemplare durante tutto il rito cerimoniale, niente mugolii o segni di insofferenza. La piccola Greta, preparata di tutto punto, quasi come un confettino rosa, è stata in braccio alla sua premurosa padroncina tutto il tempo, la signora Anna Maria non ha voluto separarsi da lei neanche un istante, nemmeno durante lo scambio degli anelli e del bacio a fine rito. Una divertente storia a lieto fine che dimostra che, in occasione di un evento lieto come il matrimonio, ogni tanto ci vuole uno strappo alle regole e alla fredda burocrazia.
via | Il Secolo XIX