Sto pensando seriamente di fare una raccolta dei gadget più brutti realizzati in occasione del matrimonio di William e Kate. Prima però vi informo di aver svelato il mistero della pizza di cui parlavo ieri: è vera e potete vederne una foto in questa mini gallery.
In fondo anche questo è il bello della rete: il nostro bisogno di credere ancora nelle favole (altrimenti non si spiegherebbe l’attenzione planetaria per questo matrimonio) si combina felicemente con la nostra voglia di dissacrarle o comunque di ridurle ad una dimensione più umana.
I creatori di gadget e la folle popolazione della rete, d’altra parte, non sempre sono interessati a far soldi o a godersi i famosi quindici minuti di popolarità (che rapportati alla rete potrebbero essere giusto quindi secondi). Vogliono sentire di far parte anche loro della favola.
Mi riesce, per carattere e gusti personali, molto più facile capire questi creativi estemporanei che chi si tiene in casa il servizio da tè con i nomi dei principi. Forse perché sono di un’altra generazione, quella in cui la virtualità sta rendendo superflui molti oggetti. Chissà che questa mentalità non contagi anche gli sposi che ci propinano orrende bomboniere.
Certo che è difficile trovare qualcosa più orrendo di questa sorta di antipasto circondato da salatini. Il cappuccino invece è un’idea più divertente e potreste usarla anche voi per personalizzare un caffè macchiato al termine del pranzo di nozze. Forse sto esagerando, contagiata anche io dal virus delle nozze reali.
