La differenza sostanziale anche se non fondamentale tra il matrimonio civile e quello religioso è che per il primo è ammesso il divorzio per il secondo il vincolo è indissolubile. Le ragioni storiche di questa discrepanza affondano le radici nel 1974 qper effetto di un referendum abrogativo della legge sul divorzio. Il 59,1% degli aventi diritto al voto espresse il suo NO all’abrogazione della legge sul divorzio varata 3 anni prima.
L’ordinamento giuridico però tutela il matrimonio e favorisce il legame affettivo e stabile dei coniugi, ovvero tenta la conciliazione prima dell’anticamera della separazione ed infine dopo diversi anni concede il divorzio.
Il matrimonio religioso è invece indissolubile perchè è il sacramento dell’unione di 2 persone davanti a Dio. Nessuna autorità ha il potere di revocarlo. Ma per quello che per molti è considerato un escamotage si pùò dimostrare che il matrimonio era nullo dall’inizio, ovvere c’era almeno una condizione per cui il matrimonio non doveva essere celebrato.