In Città del Messico è tempo di rivoluzione dal punto di vista delle unioni. I deputati, infatti, in questi giorni sono a lavoro per una proposta di legge che prevederebbe licenze matrimoniali a tempo. In parole povere: le coppie che decideranno di sposarsi nella capitale potranno stare insieme due anni ed eventualmente prorogare di altri due anni il matrimonio. E il divorzio? Solo un lontano ricordo.
La deputata Lizbeth Rosas Montero del Partido de la Revolucion Democratica (Prd) è convinta:
La riforma favorirà una relazione di coppia più sana e armonica, e aiuterà a ristabilire il tessuto sociale e la stabilità della famiglia.
Un’idea, come possiamo immaginare, che ha però destato scalpore soprattutto nella Chiesa Cattolica. E quest’ultima si è subito affrettata a commentare:
È un disegno di legge del genere non conforme alla natura del matrimonio.
Basti pensare che il partito e l’autorità ecclesiale si erano già visti contrapposti nella legge sull’aborto e in quella dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ma si sa: non c’è due senza tre…