Volete un manuale per organizzare il vostro matrimonio? Chiedete a Valentina, disorganizzatissima e improvvisata wedding planner che si offre di pianificare le nozze del proprio ex fidanzato.
La protagonista di Valentina sposa tutti, scritto con piglio divertito da Carlotta Magnanini, edito da Aliberti editore, lavora in una piccola casa editrice, ha i genitori separati, il papà che si è messo con la sua migliore amica e una passione eterna per Marco.
Per superare il fatto che il suo ex sta per convolare a nozze con una bellissima ragazza inglese, decide aiutarlo nello scegliere l’anello, l’abito da sposa, il luogo del ricevimento, il menu e via dicendo.
D’altronde la neo fidanzata, impegnata in cause benefiche internazionali, non ne ha il tempo e si fida ciecamente del suo uomo.
Unico problema: secondo Valentina una corretta elaborazione del tragico evento prevede anche che lei si vendichi dei due indirizzandoli verso bomboniere pacchiane e menu pericolosissimi per la propria salute.
Nelle traversie in cui si imbatterà di capitolo in capitolo, si ritroverà spesso preda di incubi a tema matrimoniale: il suo futuro e bellissimo coniuge, Hugh Grant, fa di tutto per inserirla nella sua distinta ed elegantissima famiglia inglese, ma la Vale di sogno in sogno genera una serie di deplorevoli incidenti che le causano la messa al bando.
Denudata delle mie carte di credito e della compagnia di parenti e amici sono rimasta in casa a crogiolarmi nella mia solitudine. Per infliggere altre pugnalate al mio amor proprio non ho trovato niente di meglio da fare che tuffarmi nel mio Bignami del passato sentimentale, un compendio in cui sguazzo ogni volta che sento la necessità di ricordare di averne avuto uno: il Cassetto de Ricordi. Sono per lo più lettere, messaggi, cartoncini di ristoranti e menu, fiammiferi di alberghi e ovviamente fotografie. Ecco Marco che soffia su trentatrè candeline, Marco che pesca cigni di plastica al Luna Park dell’Eur, Marco vestito da safari in Kenia, Marco che fa finta di leggere impegnato sulla spiaggia […] …ovunque Marco. Quell’uomo ha occupato ogni centimetro della mia memoria affettiva da cassetto. Possibile?