Siamo sincere: sposarsi è bello, è magico e spesso rappresenta il coronamento di un sogno. Ma è anche estremamente stressante e fonte di grandi ansia e agitazione. I perché sono molteplici: ci preoccupiamo che quel giorno la bufera più significativa degli ultimi duecento anni rovini la nostra giornata o che la cerniera laterale dell’abito da sposa non salga più perché abbiamo messo su tre chili (personalmente non appartengo alla fortunata categoria di donne che dimagrisce quando è sotto stress). Solo per fare qualche esempio di piccole paranoie tutte al femminile.
Mille pensieri, dubbi e angosce spesso assolutamente irrazionali affollano la nostra mente. Ecco un planning da seguire per tenere sotto controllo questo stato d’animo, che se lasciato a briglia sciolta può influire negativamente su fisico e psiche.
Volete una piccola continuazione della mia personale lista-ansie-pre-matrimonio? Che il volo prenotato dai miei amici per partecipare alle nozze venga cancellato, che ci sia una mareggiata visto che il ristorante è sul mare, che il funzionario del Comune sia malato e così anche il suo sostituto e il sostituto del sostituto. Ho anche paura di ruzzolare giù per le scale inciampando nell’abito (strappandolo, per giunta). La madre malefica che governa queste nostre folli fobie ha un nome: si chiama paura di non essere all’altezza.
Quello che dovremmo ripeterci ogni volta che irrazionalità del genere ci attanagliano e mettono in subbuglio lo stomaco è che il giorno del nostro matrimonio non dobbiamo compiacere assolutamente nessuno. Non dobbiamo dimostrare nulla e quella che dobbiamo affrontare non è una passerella che svela agli altri quanto magre o poco magre siamo. Non importa se gli antipasti o le bomboniere non piaceranno; non possiamo farci nulla se se i fiori provocheranno allergia a qualcuno o se qualche invitato storcerà il naso per la musica che abbiamo scelto.
Non possiamo controllare tutto. Prendete carta e penna, scrivete questa frase su una decina di fogli e attaccateli in giro per tutta la casa. Anche se saremo al centro dell’attenzione e la cosa ci mette la tremarella al solo pensiero, noi dobbiamo focalizzarci sulla finalità del gesto e non sul contorno che lo accompagna: siamo noi e il nostro fidanzato il cuore dell’evento e nient’altro ha importanza.
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