Tempo fa abbiamo preso nota dei documenti necessari alla celebrazione del matrimonio civile che riassumiamo ancora:
-estratto di nascita presso il comune di residenza
-contestuale presso il comune di residenza
-autocertificazione all’ufficio partecipazioni (richiesta della pubblicazione all’Albo Pretorio)
Se però si intende celebrare un matrimonio religioso la strada è molto più lunga. Anzi è l’iter a partire prima. Almeno un anno per conseguire l’attestazione di partecipazione al corso pre-matrimoniale. E’ un documento non necessario ma di comune prassi perchè ritenuto dalle autorità ecclesiastiche un utile insegnamento al cammino verso il matrimonio.
Un documento fondamentale è invece il certificato di Battesimo. E’ il documento ufficiale che attesta l’appartenenza alla religione. E’ redatto nella parrocchia in cui è stato celebrato il matrimonio. Potrebbe succedere che il documento originali sia andato perso. Basterà la dichiarazione di un testimone che attesti l’avvenuto sacramento. Ha validità per 6 mesi.
Certificato di Cresima. La Cresima rappresenta per i cristiani la conferma del battesimo davanti al vescovo. Anche in questo caso se non risulta agli atti una dichiarazione è sufficiente come prova, in questo caso anche del diretto interessato. Non è raro che molte persone arrivino al giorno del matrimonio senza aver ricevuto Cresima. Di solito si provvede poco prima celebrando i 2 sacramenti nella medisima funzione.
Stato libero ecclesiastico. E’ il documento che attesta lo stato libero delle persone che intendono sposarsi. Sostanzialmente che le persone che si vogliono sposare non siano già sposate. Ha sostituito la vecchia formula ormai in uso solo nei film d’amore con finale a sorpresa: Se c’è qualcuno che si oppone a questo matrimonio, parli ora o taccia per sempre.
C’è poi un caso particolare che merita di essere citato. La nullità del Tribunale Ecclesiastico meglio conosciuto come la Sacra Rota Romana. Sono pochi i motivi per cui si può chiedere l’annullamento del precedente matrimonio:
-presenza di un matrimonio combinato
-matrimonio imposto contro la volontà di uno o entrambi i coniugi
-incapacità psicologica di effettuare una vera scelta coniugale ed incapacità psicologica di adempiere agli obblighi matrimoniali
-Matrimonio non consumato.
Ma su questo argomento torneremo domani.
1 commento su “Documenti religiosi: quello che c’è da sapere per sposarsi in chiesa”