Continuano le prese di posizione da parte dei politici ittaliani e internazionali sulla questione dei matrimoni omosessuali. Dopp le affermazioni in bilico tra prudenza e apertura di Pierluigi Bersani, con il suo invito a una regolamentazione delle unioni tra gay senza però toccare la Costituzione, arrivano le parole del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali con delega alle Pari opportunità Elsa Fornero. Il suo, di fatto, è un no, a cui però aggiunge una riflessione sulla necessità di tutelare i diritti dell’individuo.
Dopo il suo invito a riflettere sulle coppie di fatto e gay e sui loro diritti, in occasione della Giornata alle famiglie, il giornale l’Avvenire aveva criticato aspramente e senza mezzi termini il ministro. Fornero ha inviato quindi una lettera per chiarire il proprio punto di vista al quotidiano, in cui si leggono queste parole:
Non ho auspicato che le unioni di fatto, sia etero sia omosessuali, siano equiparate alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, ma semplicemente invitato ad aprire gli occhi sulle diverse realtà che stanno emergendo e a non dimenticare, e meno che mai a discriminare, i diritti dei singoli individui che vi si riconoscono e che chiedono con forza un riconoscimento. Senza queste risposte, si acuirebbe un altro fattore di instabilità sociale, oltre a quelli di carattere economico resi più acuti dalla crisi in atto
Un piccolo passo indietro, dettato probabilmente dalla prudenza, rispetto alle dichiarazioni fatte in precedenza, che avevano scatenato ire ingiustificate e a seguito delle quali, addirittura, si è assisitito alla creazione di un comitato per la raccolta firme a tutela della famiglia tradizionale. E dire che le sue non erano state esternazioni estreme, ma semplicemente logiche, realistiche e di buonsenso. Crediamo a questo punto che sia bene ricordarle:
Oggi le famiglie si fanno e si disfano e le famiglie tradizionali neppure si formano. Le coppie di fatto chiedono di essere considerate famiglie. Ci sono coabitazioni di persone dello stesso sesso che chiedono di essere riconosciute come famiglie. Lo so e non lo posso dimenticare: io sono ministro anche delle Pari opportunità.
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