Oggi è la Festa del papà e non possiamo che fare gli auguri a tutti quei papà che ora stanno sudando freddo perché sanno che la loro bambina andrà ben presto via di casa insieme ad un altro uomo.
Facciamo gli auguri a quei papà che, come da tradizione, accompagneranno le loro figlie all’altare e a quelli che rimarranno di buon grado in disparte per via della moderna usanza che vuole lui e lei percorrere insieme la navata.
Facciamo gli auguri a tutti quei padri che non fanno fatica ad immedesimarsi nell’agitatissimo Steve Martin che vediamo nel video e a quelli che pensano a se stessi più come ad un novello Spencer Tracy.
Il primo film intitolato Il padre della sposa, infatti, è del lontano 1950 e Spencer Tracy, appunto, accompagnava all’altare la bellissima Liz Taylor.
Sarà però vero che tutti i padri reagiscono così al matrimonio delle loro figlie? Forse quando le figlie hanno venticinque anni. Noi che apparteniamo alla generazione delle fidanzate con lavoro precario, impegnate con uomini anche loro precari, spesso non andiamo via di casa prima dei trent’anni (quando non sono quaranta). Allora forse il nostro trasloco viene vissuto con un certo sollievo, chissà.
Di sicuro i padri delle spose del duemila hanno altri motivi per agitarsi: le vedono andar via di casa per una convivenza di prova, le vedono avere figli prima ancora di essere sposate, le vedono sposarsi in prime, seconde e terze nozze.
Forse se Spencer Tracy avesse compreso allora come sarebbe cambiato il mondo in pochi anni, avrebbe visto il futuro marito di sua figlia come un salvatore.
Già, il futuro marito. Raccontateci, care lettrici di Sposalicious, come si comportano i padri delle spose verso i fidanzati delle figlie?
Spero non tutti come Robert De Niro nell’esilarante film Ti presento i miei: paranoico, spione, un vero e proprio avversario che non lascia scampo.
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