Di recente nella sfavillante città di New York si é tenuta la “Illegal Wedding Fair”. Vi starete forse chiedendo di cosa si tratti? ebbene la spiegazione é piuttosto semplice come è scritto sul biglietto di invito é una festa dove si beve, si mangia e si chiede la parità di diritti per i matrimoni fra persone dello stesso sesso. Il tutto sponsorizzato dalla Equally Wed. E per di più invitando i 38 senatori dello Stato di New York che, lo scorso dicembre, hanno votato contro la legalizzazione dei matrimoni tra gay. Si è trattata di una vera e propria festa con torte tematiche e gestita da società di catering specializzate nell’organizzare rinfreschi per gay wedding e con wedding planner altresì preparati nell’organizzazione di matrimoni appunto tra persone dello stesso sesso.
Un modo davvero festoso e pacifico per chiedere il riconoscimento di un diritto oramai acquisito da tutti gli esseri umani da secoli. Tra l’altro, come la festa newyorkese ha saputo testimoniare, il riconoscimento delle unioni gay consentirebbe anche la nascita ed il proliferare di moltissime nuove professioni. Infatti tra i testimonials si trovavano la nota Kumquat Cupcakery, E&V Wedding Photografy (fotografo per matrimoni lesbo e gay), Floreal designers e anche i rappresentanti della New York Ethical Culture che si propongono come celebranti. Addirittura la nota rivista per spose Brooklin Bride ha parlato dell’evento proponendosi anche come sartoria per la realizzazione dei abiti da sposa/o per celebrare i matrimoni tra gay.
Insomma pare che tutto il mondo stia capendo che é l’amore che conta, che é l’amore che ci rende reali agli occhi di chi ci guarda, che non importa se siamo gialli, rossi, uomini o donne ma ciò che é importante é semplicemente il libero esercizio e riconoscimento dei nostri diritti. Anche e soprattutto di quelli che dovrebbero essere acquisiti. In virtù di questo gli Stati Uniti d’America hanno celebrato i loro auspicabili diritti con ironia e con grande eleganza.