I matrimoni diminuiscono, ma costano sempre di più. Fatevene una ragione. Di anno in anno, infatti, cala il numero di coppie che decidono di convolare a nozze, ma il business è più vivo che mai. Cresce, si alimenta e fattura anche 10,5 miliardi di euro.
L’Istat ci offre infatti l’ultima fotografia del matrimonio made in Italy. Una fotografia in realtà appartenente al 2008, ma non facciamo fatica a credere che sia attuale.
In quell’anno, dunque, sono state poco meno di 250mila le coppie che hanno deciso di dire sì. Una cifra che fa riflettere se si guardano i risultati del passato. Nel 1972, ad esempio, si celebravano anche 1.148 matrimoni al giorno; oggi nemmeno 7o0.
Oggi poi si arriva tardi all’altare – 33 anni lui, 30 lei – si sceglie sempre più il rito civile, ma non si sceglie affatto il matrimonio low cost. Un esempio: per circa cento invitati, si arriva a spendere anche 33mila euro.
E poi l’abito da sposa che può arrivare a toccare in media i 7mila euro, lui che sceglie un completo da sposo per 3mila euro, e le varie bomboniere, decorazioni e accessori da non dimenticare. Un vero business, insomma.
1 commento su “Istat, il matrimonio è un business”