Il lancio del bouquet: e se la sposa non vuole?

Il taglio della cravatta dello sposo e il lancio del bouquet della sposa sono due tradizioni molto radicate. Ad alcuni matrimoni cui ho partecipato, lo sposo ad un certo punto, vedendo che gli amici si stavano preparando con forbici e cestino per rivendere i pezzi, spariva in bagno per riapparire con una cravatta diversa o con un copia meno preziosa di quella indossata durante la cerimonia.

Immagino che per molte spose si ponga lo stesso problema. Il bouquet, che sia semplice, magari realizzato da sé, economico, o alla moda, ci accompagna per tutto il nostro percorso da fidanzata a moglie.

Lo scegliamo con cura, cercando i fiori che abbiamo sempre amato o che più si addicono al tono della cerimonia. Ci informiamo persino se e come sia possibile conservarlo dopo le nozze, possibilmente per lunghi anni. Il mio, ad esempio, era realizzato con rose disidratate.

A me è andata bene perché nel giro delle amicizie e dei parenti il lancio del bouquet è considerato più che altro un’americanata, un gesto teatrale di quelli che si vedono nei film o nei duemila matrimoni presenti in Beautiful dal suo nascere.

Se nella vostra città, invece, vi tocca lanciare quel mazzolin di fiori, care lettrici di Sposalicious, allora avete due possibilità. La prima, la più ovvia, chiedere al fioraio di preparare un secondo bouquet, identico al primo ma magari meno prezioso e impegnativo e provare poi le pose per una foto spettacolare.

La seconda: decidere subito chi sarà la fortunata destinataria del bouquet e della proposta di matrimonio entro l’anno, che i fiori d’arancio si dice portino con sé, e annunciare durante il ricevimento che violerete un’usanza per amore della vostra migliore amica.

Diciamo la verità, questa seconda opzione è praticabile solo nel caso in cui non ci siano troppe single da maritare all’interno delle due famiglie, altrimenti potreste ritrovarvi con un coro di arpie arrabbiatissime per aver sottratto loro la possibilità di imminenti nozze.

Photo credits | molly_darling

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