Un matrimonio come si deve necessita, durante la cerimonia che si celebrerà, della marcia nuziale. Esiste la classica marcia nuziale, ma oltre a quella tradizionale, i diversi brani della marcia possono spaziare.
Ovviamente, chi celebra il proprio matrimonio con il rito civile ha una maggiore possibilità di scegliere con più libertà la marcia nuziale rispetto a chi si sposa con rito religioso.
Le due marce nuziali più in uso sono quelle di Richard Wagner, che spesso accompagna il percorso della sposa in chiesa e quella di Felix Mendelssohn, che di solito viene suonata dopo la celebrazione del matrimonio e prelude al lancio del riso.
Molto amata è anche l’Ave Maria di Shubert, usata solitamente per accompagnare la firma dei documenti per formalizzare cosi, con rito civile, l’unione in matrimonio. Questo suggerimento viene spesso dagli stessi preti, soprattutto dal momento che questa melodia non è dedicata alla Madonna, ma ad una semplice donna, il cui nome è Maria.
Le variazioni che si possono fare sulle marce nuziali sono principalmente correlate agli strumenti utilizzati per l’esecuzione. Si possono usare diversi strumenti, dall’organo all’arpa, dalla tromba al quartetto d’archi, dalla chitarra ai violini.
Se gli sposi vogliono essere originali il giorno del loro matrimonio, potranno scegliere una ballata rock che può essere eseguita per voce e chitarra, oppure fare il proprio ingresso in chiesa al suono di Forever di Chris Brown.
E’ fondamentale, inoltre, essere informati sull’esatto significato che hanno le musiche di accompagnamento, ma anche sul contesto in cui tali melodie sono state composte. Un esempio viene offerto dalla melodia Adagio in Sol Minore (nota come Adagio di Albinoni) composta nel 1945 da Remo Giazotto sulla base di alcuni frammenti scritti da Tomaso Albinoni, che nonostante venga suonata spesso durante la cerimonia nuziale, era stata in realtà composta come una marcia funebre, motivo per cui risulta la meno appropriata per accompagnare un momento cosi gioioso e importante come il matrimonio.
Francamente non credo sia necessario dover percorrere strada già fatte.
Sarebbe bellissimo se ogni coppia si sforzasse di personalizzare il repertorio della propria festa nuziale con brani mai usati prima… Chi l’ha detto che bisogna per forza usare sempre gli stessi brani?
Chiedetemi qualche idea, sono a vostra disposizione
Lillo Strillo DJ