La Danimarca, nazione che per l’Unesco è in “paese più felice” adesso ha ancora di più per rallegrarsi. I matrimoni gay infatti stanno per essere riconosciuti anche per la Den Danske Folkekirke, la Chiesa di Danimarca evangelico-luterana. Oppure sarà la quiete che preannuncia la tempesta come quando nel 2005 il quotidiano danese Jyllands-Posten pubblicò delle vignette blasfeme su Maometto?
In quel caso fu la fede religiosa ad essere oggetto di un incidente diplomatico internazionale, questa volta la questione è tutta interna: dopo dieci anni di centro-destra, il nuovo governo di centro-sinistra ha avanzato una proposta di legge al Parlamento per l’approvazione nel territorio nazionale dei matrimoni gay.
In un’intervista allo stesso giornale danese che pubblicò le vignette su Maometto, il nuovo ministro della chiesa danese Manu Sareen ha espesso ha espresso il desiderio di vedere presto realizzato questa riforma della famiglia che già nel 1989 portò agli onori della cronaca la Danimarca per essere stato il primo Paese a riconoscere le unioni degli omosessuali e a dar loro il diritto delle nozze civili:
Desidero fortemente vedere la prima coppia omosessuale che esce dalla chiesa dopo il loro matrimonio. Io starò lì a gettare il riso! Ho molti amici che sono gay e non possono sposarsi: si amano come gli eterosessuali, ma non hanno il diritto a vivere la propria vita allo stesso modo. E questo è un problema.
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