Si dice sempre che un matrimonio è fatto da due persone che, ovviamente, oltre ad amarsi hanno dei diritti e dei doveri, però non c’è solo questo. Un matrimonio si basa su accordi presi, ai quali entrambi hanno “detto sì”. Alcuni esempi? Eccoli…
Il più palese e lampante accordo che i futuri coniugi accettano è quello che anche l’officiante recita durante la cerimonia nuziale: amarsi, rispettarsi, eccetera. Amore e rispetto non possono mancare.
Gli accordi però sono anche altri e fanno parte delle tradizioni, della morale e di ciò che viene accettato in questa nostra società. Per esempio i coniugi si accordano sulla fedeltà. Non dovrebbero mai tradirsi.
Poi quegli accordi che hanno accettato all’inizio vengono infranti: si tradisce, si viene meno a quanto si era promesso e il matrimonio spesso si sfascia o continua di facciata, ma non è quello che volevamo quando eravamo felici e innamorati.
Un accordo può essere qualcosa che riguarda il dove vivere, il cosa fare con i figli, come educarli, ma anche come impegnare i soldi di famiglia: c’è chi li mette da parte, chi li impegna per una nuova casa, chi ama le macchine nuove, chi le vacanze.
L’importante è essere d’accordo perchè se non lo si è iniziano a sorgere i problemi. Denaro e sesso sono i problemi maggiormente riconosciuti come disgregatori di coppie, non solo sposate. Ci sono poi l’incompatibilità di carattere, che sostanzialmente è l’impossibilità a prendere accordi che vadano bene ad entrambi, l’egoismo e tanto altro.
Alla base però ci sono sempre quegli accordi presi che i coniugi dovrebbero continuare a rispettare. Se poi le cose cambiano, anche gli accordi si possono cambiare, ma naturalmente con il bene placido di entrambi altrimenti non funziona.
Quindi, per un buon matrimonio con diritti e doveri, bisogna anche che siano rispettati gli accordi presi e “sottoscritti” da entrambi anche solo verbalmente.
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