“Quasi” perchè a Cuba i matrimoni tra omosessuali non sono ancora riconosciuti e c’è da scommetterci che sarà uno degli ultimi angoli della terra a riconoscere questo diritto. A dispetto di New York dove a meno di un mese è ormai già di moda sposarsi, nell’Avana il movimento LGBT non è visto di buon occhio e la notizia del matrimonio tra l’attivista gay Ignacio Estrada e la trans Wendy Iriep, che si è sottoposta all’operazione di cambio di sesso nel 2007, sembra quasi un miracolo.
Anche se il matrimonio non è stato vietato perchè a Wendy è stato riconosciuto lo status civile di donna a Cuba la comunità gay se la passa piuttosto male. Agli inizi di luglio c’è stato il primo gay pride all’Avana ma a partecipare erano circa una decina ( in Brasile erano 3 milioni) e solo qualche tempo fa è sorta la prima discoteca gay, Wendy Iriep si è dovuta licenziare dal Cenesex, dove lavora alla sicurezza come assaggiatrice ufficiale delle pietanze riservate alla direttrice Mariela Castro.
Ignacio Estrada ha dichiarato:
Le istituzioni non riconoscono il nostro matrimonio come le prime nozze gay a Cuba, perché affermano che Wendy ha ottenuto un cambio di identità da uomo a donna. Non lo ammetteranno mai, ma questo è il primo matrimonio gay di Cuba.