Sarà forse il richiamo mediterraneo che unisce la sponde della costa taorminese con quelle della sua terra nativa in Libano; oppure la moda di sposarsi in Italia per il jet set mondiale come hanno già fatto Willy Smith con seconda moglie Jada Pinkett e Tom Cruise con Katie Holmes a Bracciano e che presto potrebbe attirare in un matrimonio all’italiana anche Brad Pitt e Angelina Jolie.
Sono sbarcati a Taormina con i loro mega yacht, i voli charter e luxury class oltre 150 invitati che da ogni parte del golden globe hanno partecipato al matrimonio tra Cynthia Baz, figlia di uno sceicco libanese con dimora a Dubai e il giovane (fortunato) architetto inglese Matt Empsall.
La celebrazione liturgica, officiata con rito ortodosso, è avvenuta ieri alle ore 18:30 presso la chiesa di Santa Caterina a Taormina, accanto al Palazzo Corvaja, costruita nel XVII secolo.
Per il resto, massimo riserbo per un matrimonio organizzato in grande stile che porta la firma e il contributo di un’agenzia italiana, la Panta Rhei – Scenografie per Eventi di Luca Melilli e Franco Cannata rispettivamente event designer e floral designer.
Luca Melilli ha concesso alcune anticipatazioni all’agenzia di stampa Adnkronos su come sarà organizzato il matrimonio evento:
Considerato che i futuri sposi hanno deciso di suggellare la loro unione in Italia ci sara’ durante tutta la cerimonia e nel successivo ricevimento una ‘regia’ occidentale, anche se posso assicurare che nulla sara’ convenzionale. A cominciare dal rito della celebrazione, che sara’ ortodosso e ovviamente reso valido in Italia, dopo aver ottenuto le dovute autorizzazioni. L’allestimento floreale e l’assetto complessivo, in chiesa, contribuiranno a creare un clima fiabesco per immergerci in questo cammino ideale che i due sposi hanno compiuto per rincorrere e concretizzare il loro sogno.
Non rilascia dettagli, per ovvi motivi di segreto professionale, circa la location dei festeggiamenti, di cui si sa solo che il menù sarà a base di piatti italiani in particolar modo siciliani:
Per quanto riguarda, poi, il ricevimento, che si svolgera’ in una struttura ricettiva immersa nella campagna etnea, su cui e’ mantenuto il piu’ stretto riserbo, i futuri sposi hanno abolito il tradizionale banchetto nuziale, chiedendo, invece, la predisposizione di tavoli con almeno venti posti a sedere. Anche in questo caso c’e’ un perche’. Sono stati invitati piu’ di centocinquanta ospiti, provenienti da tutte le parti del mondo, tra cui Singapore, Australia e Stati Uniti.
Melilli conclude l’intervento ad Adnkronos dicendo:
Dunque si vuole vivere una festa nella festa, creando anche momenti e possibilita’ di incontro tra gli invitati. Nell’allestimento e per le decorazioni in sala, e’ stato scelto come comune denominatore, la passione che entrambi coltivano, ossia il landscaping, l’architettura del paesaggio che e’ scienza e arte insieme, e richiede una buona osservazione e capacita’ progettuale.
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