Se vi sposate nel nord Italia, potreste trovarvi con il vostro partner a chiedervi se vi piacerebbe di più un ricevimento di nozze tradizionale oppure un buffet. Al sud, questa possibilità non esiste. Non esistono neanche ricevimenti di nozze sotto i cento invitati.
Se non altro non esistono lì dove vivevo io. Anche ora che mi sono trasferita e che i miei amici e parenti continuano a sposarmi o a partecipare ai matrimoni altrui, non mi è mai giunta voce di un rinfresco o di un semplice pranzo di nozze in un qualsiasi ristorante.
Come vi raccontavo nella prima parte di questo post, nel mio sud gli ospiti partecipano a sontuosi e affollati ricevimenti in sale apposite, dotate di giardini, fontane, scorci panoramici per le fotografie e naturalmente pista da ballo.
Ballare tra una portata e l’altra è infatti la norma. Se vi va bene, ci sarà un dj o un cantante che anima la parentesi alimentare con un po’ gusto. Se vi va male, potreste non riuscire a parlare con i vostri commensali a causa del volume della musica o potreste persino ritrovarvi con un animatore.
Questa figura agghiacciante, trasforma un matrimonio in una multi proprietà estiva e vuole di volta in volta trascinarvi per forza al centro della pista per un ballo di gruppo o per esporvi al pubblico ludibrio con una serie di scherzi (tipo essere avvolti in metri di carta igienica. Non chiedetemi perché, non ne ricordo il motivo).
Sarà forse per questo che dall’aperitivo al dolce, verrete rifocillati costantemente anche se a volte con ampie pause tra una portata e l’altra (altrimenti come fate a ballare?). A fine serata, però, arriva finalmente il momento del dessert.
Potreste notare un black out improvviso. Non temete: è il carrello dei dolci, che anticipa il taglio della torta, lungo circa tre metri e passa, che sta entrando con un imponente sotto fondo musicale.
A questo punto è interessante notare come persone che non si siano mai alzate dal tavolo neanche per una passeggiata digestiva, siano in grado di fiondarsi sui dolci come se non avessero toccato cibo per due giorni. I soliti solerti camerieri consegnano poi loro delle vaschette con cui portarsi a casa tutte le leccornie che desiderano.
Detta così, sembra quasi che i ricevimenti del nord siano sobri, quasi smorti e quelli del sud chiassosi e simil pacchiani. La verità è che molti sposi riescono a trovare una giusta via di mezzo tra gli eccessi e che comunque, qualunque sia lo stile del ricevimento, in un giorno importante come questo ognuno ha diritto ad avere il pranzo di nozze che desidera.
Gli invitati, se non gradiscono o quando crollano dal sonno ed eventualmente dalla noia, possono sempre accomiatarsi anticipatamente dalla comitiva festante. Ed ora a voi, future spose e futuri sposi che state leggendo Sposalicious: quale ricevimento avete in mente per le vostre nozze? A quale di quelli che ho descritto vi piacerebbe partecipare?
Photo Credits | Rfduck