Non è più necessario sposarsi in chiesa davanti al sacerdote, oppure in comune con il sindaco. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione infatti anche il matrimonio celebrato online è valido. Il fatto riguarda una unione avvenuta tra una donna di San Giovanni Persiceto, provincia di Bologna, ed un uomo pakistano che si sono sposati appunto via Skype.
Il rito era avvenuto in linea con le norme pakistane ed è quindi da ritenersi valido anche in Italia in quanto nel nostro ordinamento i riti celebrati all’estero sono validi. Il problema però avrebbe riguardato la forma. Il nostro ordinamento infatti prevede il principio fondamentale secondo cui gli sposi devono presentarsi contestualmente di fronte a chi officia il matrimonio, esprimendo di presenza la loro volontà a contrarre matrimonio. In questo caso però, le modalità di celebrazione delle nozze erano in linea con le norme pakistane e quindi i magistrati della Cassazione lo hanno ritenuto valido anche in Italia, seppure era stato celebrato in una forma non prevista dall’ordinamento italiano. Respinta quindi la richiesta di annullamento presentata dal Viminale, il matrimonio via Skype è risultato valido per la gioia dei novelli sposi a distanza.
Un caso simile era avvenuto in Galles a luglio, quando Chris Gunter, terzino della nazionale gallese, non aveva potuto fare da testimone al fratello perchè impegnato nelle competizioni degli Europei di Calcio. Per non perdersi l’evento delle nozze del fratello, Chris ha così fatto il discorso da testimone agli sposi via Skype e poi è andato a giocare la partita.