Matrimony Gay: New York festeggia, Vaticano preoccupato

Molto dispiaciuto e preoccupato perché questo passaggio da parte del Parlamento di una legge che altera radicalmente e per sempre la storica comprensione dell’umanità del matrimonio, ci lascia profondamente dispiaciuti e preoccupati.

Parole dell’Arcivescovo cattolico Timothy Dolan. Certamente non una voce fuori dal coro ma espressione unanime di una frangia ancora restia alla tollerenza e geneticamente predisposta alla chiusura verso la legalizzazione dei matrimoni tra omosessuali. Dopo Massachusetts, Vermont, New Hampshire, Iowa e Connecticut, e District of Columbia anche lo Stato di New York dice di sì alle nozze tra gay.

Stiamo parlando di uno Stato in cui risiedono quasi 20 milioni di persone: le manifestazioni di giubilo che abbiamo visto per le stranno hanno una valenza e un’amplificazione maggiore rispetto che altrove.

Dopo la ratifica del sindaco Andrew Cuomo la curia episcopale dello Stato di New York si è riunita in gran fretta e ha deciso di non stare a guardare. In un comunicato si legge:

Trattiamo con rispetto i nostri fratelli e sorelle omosessuali ma affermiamo con forza che il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna. Questa definizione non puo’ cambiare, anche se ci rendiamo conto che le nostre convinzioni sulla natura del matrimonio continueranno ad essere ridicolizzate e che qualcuno cercherà persino di mettere in atto le sanzioni del governo contro le chiese e le organizzazioni religiose che predicano queste verità senza tempo.

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