E’ quello che sta succedendo a una coppia vicentina, che sta incontrando serie difficoltà nell’intricarsi del gomitolo burocratico che vede il consolato marocchino non concedere loro il nulla osta per la celebrazione delle nozze.
Il motivo? Lei è marocchina e di fede musulmana e secondo l’articolo 116 del Codice Civile per sposarsi in Italia deve ottenere il visto dal consolatro del paese d’origine. Alla fin fine si tratta solo di una formalità, tanto per dare la possibilità alle istituzioni di verificare che non ci siano stati matrimoni in precedenza.
E qui comincia la paradossale epopea: il consolato marocchino si è rifiutato di concedere il nullaosta se lui non si convertirà all’Islam! Andrea Gazzabin, 38 anni di Vicenza, è sempre in giro per il mondo per la sua professione di cuoco e quando nel 2009 ha aperto un ristorante a Tarifa, una città situata nella punta meridionale della Spagna, a ridosso dello Stretto di Gibilterra, si è innamorato di una ragazza marocchina di fede musulmana. I due sono rientrati in Italia per sbrigare le pratiche burocratiche per il loro matrimonio misto e lì è cominciata l’opposizione del consolato marocchino:
A fine gennaio siamo andati al Consolato del Marocco per chiedere il nulla osta e ci hanno risposto che avrei dovuto presentare un documento di conversione alla religione islamica, ottenuto dopo un corso di alcuni mesi in un centro culturale islamico, perché io sono cattolico. Non ci penso nemmeno a convertirmi, e non voglio costringere nemmeno lei mi sembra assurdo che non si possa fare.
Ma l’avvocato Federico Callegaro, legale del cuoco vicentino non ci sta a guardare il veto imposto dal consolato e si opporà presentando un’istanta al Foro competente di Vicenza, sulla base di un precedente:
L’ultimo caso analogo è quello di Tivoli del 2009 ed è proprio quello che potremmo fare, dopo aver raccolto alcune dichiarazioni di rifiuto da parte del consolato del Marocco.