Lui, l’uomo che ha rappresentato la figura maschile più importante nella vita della futura sposa e che, nel giorno del sì, conduce sua figlia lungo la navata al fianco del futuro marito. Un vero e proprio passaggio del testimone.
Questa l’immagine più ricorrente che si presenta davanti ai nostri occhi quando pensiamo al padre della sposa e del suo ruolo. Ma sappiate che ci sono anche altre possibilità – almeno tre – per coinvolgere questo uomo speciale.
1. Il padre della sposa è in grado di offrire esperienza e saggezza.
Chiedere una sorta di consulenza in vista delle nozze? Si può, senza temere che qualcuno si offenda. Magari il padre della sposa è un mago in certi settori, e non ha mai mostrato fino a quel momento le sue reali capacità. Insomma, il papà non è solamente colui che, a fine cerimonia e banchetto, mette mano al portafogli. Chiedergli consigli circa la musica, l’addobbo e le foto per il matrimonio non sembra essere poi una così cattiva idea.
2. Il padre della sposa può gestire la logistica e l’intera organizzazione.
Ammettetelo, vi occorre un osservatore imparziale, un grande capo che segua stupendamente l’intero carrozzone del matrimonio. La soluzione è proprio a due passi da voi: il padre della sposa. Se c’è da parlare con i fornitori, da prendere gli ultimi accordi con i fotografi, da risparmiare su piccoli e grandi dettagli e da organizzare l’accoglienza degli invitati, rivolgetevi a lui. Sarà ben felice di rendersi utile.
3. Il padre della sposa può gestire crisi e qualsiasi problema che si presenti.
Malauguratamente, nella lunga preparazione di un matrimonio, qualche problema di carattere tecnico può sorgere. Gli sposi sono con l’acqua alla gola e hanno ancora mille cose da vedere/fare/organizzare/acquistare? Niente paura, il padre della sposa si trasforma in Superman ed è pronto a dare il suo aiuto. 3,2,1… papà alla riscossa!