Evviva le novità elettrizzanti. Meglio ancora se riguardanti il matrimonio. E allora andiamo con ordine: se cercate originalità per il pranzo di nozze, sappiate che è possibile ora affittare un museo civico – sì, un museo vero e proprio – e scegliere di festeggiare nelle sale più belle.
Siamo a Bologna. Qui ad esempio la tariffa fissata per un ricevimento in stile medievale, a pochi passi da arazzi e armature, è inserita nella delibera che reintroduce dall’1 marzo il biglietto d’entrata per le collezioni comunali. Vediamo allora i particolari.
Si va dai 5mila euro (più Iva) del cortile di Palazzo Ghisilardi, per un pranzo seduti (inclusi matrimoni) quando il museo è chiuso oppure la sera, fino ai 250 euro della sala al museo del Risorgimento, in piazza Carducci. Ad aprire le porte è anche l’Archeologico con il cortile e la sala mostre a 1.500 euro, la sala ex Risorgimento e la corte coperta a mille euro per l’intera giornata e 600 per una mezza. Anche Palazzo Sanguinetti, infine, può essere una cornice per pranzi di nozze. Più modesta la cifra: mille euro più Iva.
A questo punto, un solo consiglio: scatenate pure la vostra fantasia nelle tante location fino a ora proposte e tanti auguri!
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