La lista nozze, per quanto sia considerata da alcuni poco elegante, è ormai un’abitudine consolidata ed ha anche un suo perché: serve ad evitare doppioni inutili e consente ai futuri sposi di ricevere in regalo oggetti davvero utili alla loro vita matrimoniale.
Tuttavia, non tutti gli invitati o le persone che hanno ricevuto inviti e partecipazioni, seguono il nostro suggerimento e sei recano nei negozi da noi indicati.
A volte perché, mi è stato detto, non vogliono far sapere quanto hanno speso (dimenticando che oggi conoscere il prezzo di un qualsiasi accessorio è davvero molto facile); altre volte perché vogliono comprare a tutti i costi un regalo originale che li distingua da tutti gli altri ospiti.
Spesso, però, la nuda e cruda verità è che il matrimonio altrui è un’ottima occasione per riciclare regali ricevuti precedentemente e lasciati in cantina o in ripostiglio a vivere di vita propria per anni. Accade così che ci ritroviamo a scartare oggetti davvero orrendi o comunque molto lontani dal nostro gusto personale.
Ora, non vorrei che pensaste che sono una snob: quando un regalo è fatto con affetto e mi ricorda una persona cara, lo conservo con cura, a volte lo uso anche, perché mi parla di quell’amico, di quel cugino, di quel collega di lavoro.
Ci sono però regali, come dicevo prima, fatti con tutt’altro intento e lì non vi resta che sperare che quella persona non venga mai a trovarvi pretendendo che gli serviate il caffè nelle tazzine bronzo con decorazione finto napoleonica.
Di divertente c’è che in ogni matrimonio queste persone sembrano accomunate da uno stesso spirito, finendo per regalare tutte lo stesso tipo di oggetti.
Ci sono le nozze in cui arrivano cornici d’argento a più non posso; altre rallegrate da tazzine da caffè di ogni genere; altre, più english way, ricche di servizi da thé rigorosamente per due (se volete offrirlo agli amici dovete unire il servizio con le rose in miniatura a quello con decorazioni futuriste).
Devo ammettere che con mio marito abbiamo accolto tutto questo con molto divertimento e senso dell’umorismo, divertendoci a cambiare tazzine ogni due mesi. Naturalmente alcuni servizi sono andati a rallegrare case altrui. Posso però garantirvi che non li abbiamo smaltiti ai matrimoni dei nostri amici.
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