Dopo un matrimonio finito siamo tutti un pò restii ad affrontarne un secondo. Viviamo il primo come un fallimento, ci si pone mille domande e non si riesce in realtà a capire fino in fondo come l’amore che provavamo per l’altra persona, o che l’altro provava per noi possa essere finito.
I motivi possono essere i più vari, dall’incompatibilità di carattere che emerge poco a poco, dall’essersi creduti innamorati quando non era vero, dalle difficoltà del quotidiano che influiscono sull’umore.
Ci sono però anche motivi più sottili, come l’allontanamento costante che si innesca quando due persone cominciano a non comunicare più tra loro. Questo porta ad avere piccoli e grandi segreti, a non condividere, a ritornare ad agire e pensare come una persona piuttosto che come membro di una coppia.
Un matrimonio finisce con la separazione ed entrambi i coniugi, sia che si siano separati di comune accordo, che sia stata la decisione di uno, che magari ha anche tradito, rimangono con un pò di amaro in bocca, un certo dolore e l’idea di aver fallito in qualche modo.
Affrontare le seconde nozze? Un rischio che in molti non si sentono pronti a correre, specialmente se hanno figli. Preferiscono convivere, anche perchè un matrimonio al giorno d’oggi è piuttosto costoso e la seperazione anche.
Quindi perchè farlo? Per puro piacere, per puro amore. Ebbene sì, il motivo è sempre lo stesso, quello che fa girare il mondo. Quando si ama una persona si desidera passare tutto il tempo con lei, vivere insieme, ma se tanti scelgono di convivere, altri vogliono risposarsi.
In fondo tra convivenza e matrimonio cosa c’è di diverso se entrambe le persone decidono di prendersi le proprie responsabilità e far andar bene le cose? Aver sbagliato una volta non significa che capiterà di nuovo, anzi.
Decidere di risposarsi è una forma di estrema fiducia che si accorda alla persona con cui si sta nel dirgli, attraverso un gesto simile, che è proprio un grande amore. Ed è con questa ottica che si affrontano le seconde nozze.
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