Gran successo ieri per il Matrimonio Medievale, una rappresentazione storica riproposta in occasione della XXXVI edizione della Festa della Castagna di Scala, nella costiera amalfitana. La rievocaziona narra dell’unione tra i due patrizi Antonio Coppola e Marinella Rufolo, rampolli delle famiglie di Scala e Ravello, voluta dalla Regina Giovanna I per sugellare la pace.
Erano gli inizi del 1300 e le due cittadine si contendevano il predominio commerciale sulla Puglia e sulla Calabria. Ma quella che fu una mossa politica, con tanto di matrimonio sfarzoso a cui, si dice, partecipò anche la regina, divenne una bellissima storia d’amore.
Il lieto fine però non è garantito. La regina Giovanna I nominando Carlo di Durazzo suo erede provocò le ire di Ludovico II D’Angiò, il quale per rivendicare i suoi diritti al trovo fece scoppiare una guerra in cui Scala e Ravello si ritrovarono di nuovo nemiche.
Ravello, Maiori, Minori e Tramonti si schierarono con i Durazzo, Atrani e Scala con i D’Angiò. Ed è su questo fronte che Antonio Coppola cade in battaglia insieme a suo figlio Aniello.
Marinella Rufolo gli rimase sempre fedele, anche quando la sua città natale era schierata contro Scala. Quando anche Marinella morì le sue spoglie furono posto accanto al marito in un bellissimo monumento nel duomo di San lorenzo, fatto realizzare dalla scuola di Tino di Camaino.