Sono moltissime le donne che affrontano il matrimonio per la prima volta, ma non dobbiamo dimenticare che a volte putroppo un’unione non funziona e ci si separa.
Il divorzio è la conseguenza di una separazione , ma poi, capita che ci si innamori di nuovi, si trovi la persona davvero giusta, il Principe Azzurro, o semplicemente la metà della mela perfetta.
E, contrariamente magari a quanto ci si aspettava, si decide di risposarsi. Si affronta di nuovo tutto l’iter, non in chiesa, ma in comune, con una cerimonia civile.
Come vestirsi? Come organizzare la cerimonia? Cosa fare? Come getire la cosa? In questo caso è probabile ci si faccia qualche scrupolo in più, si tenda a minimizzare, a dare meno peso alla cosa per una sorta di imbarazzo.
E la scelta del vestito da sposa diventa ancora più imbarazzante. Il bianco non lo si sente più come colore adatto. Allora puntiamo decisamente su un avorio, un color champagne, delle delicatissime sfumature di rosa, ma anche tonalità più forti.
L’abito può essere di taglio e modello più moderno, meno “da sposa” convenzionale, più abito da sera o per una festa elegante. Questo non togllierà nulla alla sposa, anzi.
L’abito, il modello e anche il colore dipendono anche dall’età della sposa. C’è un abito adatto ad ogni età. Vero è che nessuno può obbligare a scegliere un modello in particolare, ma indossare un abito che è adatto farà sentire la sposa a proprio agio e non la farà sembrare diversa da quello che è.
Ciò non vuol dire che bisogna per forza indossare abiti seri, e avere un certo atteggiamento, semmai indossare un abito “giovanile”, ma senza esagerare. Una sposa di sessant’anni con addosso un abito da sposa corto, magari sopra il ginocchio e bianco forse non entrerebbe nei canoni comuni. Se però si vuole stupire! Guardate la foto gallery con qualche esempio di abito.
scusa posso chiedere di quale atelier sono i vestiti pubblicti nell’articolo?