La popolare edizione della fiera che si svolge a Milano si è chiuso on un aumento del 2% di compratori, un risultato che supera il già ottimo risultato ottenuto l’anno scorso. Ma chi sono stati i buyer, cioè i compratori? Molti italiani, ma anche una bella percentuale di stranieri.
Se molti compratori italiani arrivano a Sposaitalia alla ricerca di collezioni estere e della possibilità anche solo di dare uno sguardo a quanto viene prodotto e disegnato dagli stilisti degli altri paesi, molti stranieri arrivano per acquistare firme italiane.
Il made in Italy riscuote ancora tantissimo successo. È da sempre sinonimo di qualità, eleganza e classe e possiamo dirlo, i nostri stilisti sono davvero spettacolari. Ci offrono sempre stupende collezioni. A sfilare in passerella 29 linee, ma nell’insieme erano 154 collezioni ad essere rappresentate in fiera.
Le regioni italiane che rappresentano i bacini produttivi d’eccellenza per questo settore bridal sono la Calabria, la Sicilia e la Puglia che scelgono Sposaitalia come vetrina per portare al vasto pubblico le collezioni.
La fiera, durata quattro giorni, ha permesso di vedere circa ottomila modelli di abiti da sposa e sposo, più accessori e quanto altro gira attorno al mondo delle nozze. I visitatori stranieri erano in larga misura da Francia e Spagna, ma anche da Hong Kong.
photo credits | ufficio stampa Fiera Milano