Se volete essere tra i primi a sposarvi in una location che mai fino ad ora era stata concessa per celebrare matrimoni, fate allora un giro sull’Isola dell’Asinara e se ne venite incantati chiedete i relativi permessi. I primi sposi cui è stato concesso di celebrare le proprie nozze nel magico borgo bianco che la caratterizza sono toscani, i prossimi potreste essere voi.
L’isola dell’Asinara e il suo rigoglioso Parco Nazionale sono famigerati più che famosi in quanto sede, dal 1885, di una colonia penale. L’Isola è stata poi più che blindata a partire dagli anni sessanta in quanto “ospitava” brigatisti e mafiosi.
Attualmente l’isola è disabitata e il comune di Porto Torres, cui appartiene amministrativamente, ha dato il via libera perché sia possibile usufruire di questo splendido scenario per sposarsi.
Si spera che oltre ai matrimoni civili venga anche ben presto data la possibilità di celebrare matrimoni religiosi. Certo, se non siete sardi dovete prevedere che qualche inghippo nello sposarvi fuori casa ci sarà.
Dovete infatti essere sicuri che tutte gli invitati cui tenete di più non soffrano né il mal di mare né il mal d’aereo e dovete anche prevedere che per raggiungervi dovranno spendere una certa cifra.
A meno che non siate nelle condizioni di pagare per tutti, cercate un buon compromesso, rinunciando magari ai regali a fronte della loro partecipazione alle nozze. Un’altra idea potrebbe essere celebrare il matrimonio sull’isola con i parenti stretti e gli amici più intimi scegliendo poi una festa continentale per tutti.
Detto ciò, non dimenticate che il simbolo dell’isola sono i curiosissimi asinelli albini. Potreste riprodurre la loro silhouette sugli inviti o inventarvi delle bomboniere a tema. Per il pranzo potreste pensare al createring e alla valorizzazione del territorio.
Sicuramente non avrete problemi con il servizio fotografico: non avrete che l’imbarazzo della scelta in quanto a panorami e location. Per non parlare, naturalmente, del romanticismo.
Via | Sassari Notizie
Photo Credits | Matteo0702