Ashgan Youssef ha finalmente riconquistato la sua libertà. Questa bambina sudanese di otto anni un mese fa era scappata, insieme alla madre, per evitare di essere consegnata al marito di 40 anni al quale il padre aveva deciso di offrirla in sposa tre anni prima.
Il tribunale amministrativo di Karary, ad ovest di Khartoum, ha deliberato in favore di Ashgan Youssef proprio in questi giorni. La notizia è stata divulgata dal presidente del Centro Seema, per la tutela delle donne e dei bambini, Nahid Gabr Allah, la quale si sentiva particolarmente legata al caso di questa sposa bambina.
L’articolo 40 del Diritto di famiglia del Sudan, ampiamente criticato dagli attivisti per i diritti umani, pone a 10 anni l’età minima per sposarsi, per questo motivo tre anni fa la madre di questa bimba, quando il marito bussò alla loro porta con tanto di contratto firmato dal padre, decise di rivolgersi al Centro Seema che presentò poi istanza di annullamento per il matrimonio. Oggi questa storia ha finalmente un lieto fine.