Da un lato sogniamo di poter condividere tutto con il nostro lui (sogno che si infrangerà dopo qualche anno di matrimonio, sappiatelo) e siamo convinte, ma davvero, che abbiamo assolutamente le stesse idee in fatto di cerimonia nuziale, bomboniere e servizio fotografico completo.
Perciò dopo avergli estorto una data (non ho ancora trovato un futuro sposo che ne abbia proposta una spontaneamente), cominciamo a parlare con lui dei preparativi e mentre siamo lì, con lo sguardo sognante, che proponiamo, disegniamo schizzi, sfogliamo riviste a tema, ecco cosa succede.
Sul viso del nostro uomo giganteggia uno sbadiglio eloquentissimo o, in alternativa, ci rendiamo conto che il suo sguardo, una volta in grado di farci tremare dall’emozione, ci sta oltrepassando come se fossimo una lastra di vetro.
Alla nostra prima rimostranza cerca di persuaderci che ci siamo immaginate tutto e che si tratta della solita stanchezza da lavoro. Mente sapendo di mentire, ma ci prova lo stesso. Se fosse in grado di essere convincente, non gli toccherebbe subire la nostra seconda sfuriata.
Poiché le liti non portano a niente, allora proviamo a spiegargli quanto è bello decidere tutto insieme e insistiamo, insistiamo. Diventiamo testarde e quasi rasentiamo l’antipatia.
Fa veramente male o piuttosto diciamo che da molto fastidio accettare quello che noi bollavamo come un luogo comune e che le altre donne cercano di spiegarci da tempo immemore: il matrimonio è roba da donne. Intendiamoci: non è che lui non intenda sposarsi.
E’ solo che non capisce, davvero, perché dobbiamo agitarci tanto. Insomma, una vola che ci siamo assicurati i parenti e i testimoni ed un pranzo succulento (con tutte le trattorie che ci sono in giro) che altro possiamo volere di più dalla vita? E’ per questo che molte di noi, alla fine, depongono le armi e si rassegnano: faranno a meno dell’aiuto fidanzato.
Il pregio di questa situazione che, ammetto, io non sono stata in grado di cogliere e me ne pento tutt’ora, è che possiamo decidere tutto noi. Se qualcosa non gli piacerà, il nostro futuro sposo non potrà davvero lamentarsi pena sentirsi ripetere per il prossimo secolo: se tu mi avessi aiutata…
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