Questo post, ne sono consapevole, potrebbe scatenare qualche critica e polemica: la mia premessa è d’obbligo, perché quando si parla di pelle e incarnato tutto diventa relativo e soggettivo. O almeno così si dice: esistono, invece, alcuni criteri oggettivi e precisi che nulla hanno a che vedere con i gusti personali e con la libertà (che è nostra e sacrosanta) di presentarci un po’ come ci va il giorno delle nostre nozze.
Ma a tutto c’è un limite, soprattutto se l’oggetto del contendere è la gradazione di colore e di abbronzatura che decidiamo di ottenere e sfoggiare per il matrimonio (ma anche, in generale, nella vita di tutti i giorni). In questo caso sarebbe opportuno che le neo spose seguissero alcune semplici e piccole regole, per non sbagliare e rischiare di apparire caricaturali in quello che dovrebbe essere il giorno in cui ci presentiamo al top.