annullamento matrimonio sacra rota riconoscimento nullità matrimonio

In aumento le richieste di annullamento alla Sacra Rota

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Se fino a a qualche anno fa il ricorso al Tribunale Ecclesiastico di Roma e alle funzioni esercitate dalla Sacra Rota era pratica non comune a cui si appellava  una ristretta percentuale di coniugi, adesso la situazione è nettamente differente: la mole di richieste aumenta di anno in anno (arrivano a circa tremila), tanto che lo stesso Papa Benedetto XVI ha deciso di pronunciarsi in merito. Lo scorso 29 gennaio ha lancitao infatti un monito ai giudici competenti, in cui esortava a limitare il numero dei giudizi di nullità dei matrimoni.

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Matrimonio rato e non consumato di competenza della Sacra Rota

Fino a oggi il matrimonio rato e non consumato, ovvero quello regolarmente celebrato ma che non si sia poi consumato attraverso un rapporto fisico tra i coniugi passa di competenza alla Sacra Rota, dicastero della Curia Romana ed è il tribunale ordinario della Santa Sede. A stabilirlo è il Papa Benedetto XVI che ha modificato l’articolo 126 della Costituzione apostolica che finora individuava nella Congregazione dei sacramenti i casi di nullità del matrimonio non consumato.

Il Papa ha stabilito che il Tribunale della Rota Romana “funge ordinariamente da istanza superiore nel grado di appello presso la Sede Apostolica per tutelare i diritti nella Chiesa, provvede all’unità della giurisprudenza e, attraverso le proprie sentenze, è di aiuto ai Tribunali di grado inferiore”. E’ un cambio di competenza che interessa tutte quelle coppie che hanno un procedimento di dispensa dal matrimonio rato e non consumato in corso, perchè è già stato costituito un ufficio copentente presso la sacra Rota.

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Annullamento matrimonio da parte della Chiesa

Recentemente una sentenza dello Stato italiano ha chiarito la situazione in merito alle richieste di annullamento del matrimonio richieste alla Sacra Rota e quindi alla Chiesa. Sembra siano state seimila le coppie che vi hanno fatto ricorso nel 2009.

Il problema è che davanti allo Stato il matrimonio è ancora valido se la persona non ha poi regolarizzato la situazione con un giudice italiano, risulta quindi essere ancora sposata. Ricorrere alla Sacra Rota è una specie di escamotage per evitare i tempi burocratici.

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