E’ ormai entrata nella storia la data che finalmente legalizzato le unioni tra persone dello stesso sesso: il 26 giugno, infatti, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dichiarato incostituzionale il Doma (Defense of marriage act), atto in vigore del 1996 che proibiva il diritto di unione alle coppie omosessuali.
diritti gay
E’ morto Axel Axgil, con lui la prima unione civile gay della storia
Proprio nei giorni in cui si discute tanto del progetto di legge danese che consentirà ai matrimoni gay di essere riconoscita anche dalla Chiesa di Danimarca, è morto Axel Axgil, che insieme a Eigil Eskildsen furono la prima coppia gay al mondo ad essersi uniti civilmente. Ma è questo a fare di Axgil un’icona assoluta della comunità LGBT. Fu certamente il pioniere dei diritti gay e inevitabilmente a quanto accade per i grandi rivoluzionari, fu perseguitato.
Nel 1948, poco più che trentenne, Axel Axgil fece coming out del suo orientamento sessuale e fu immediatamente licenziato. Oltre a subire uno sfratto per questa sua dichiarazione, fu anche vittima dell’ingiustizia danese che lo condannò a un anno e mezzo per la pubblicazione di foto maschili che, come recita la sentenza, “anche se non oscene, possono essere ritenute una speculazione commerciale con un intento sensuale”.
Matrimoni gay: la Danimarca dice si anche in chiesa
La Danimarca, nazione che per l’Unesco è in “paese più felice” adesso ha ancora di più per rallegrarsi. I matrimoni gay infatti stanno per essere riconosciuti anche per la Den Danske Folkekirke, la Chiesa di Danimarca evangelico-luterana. Oppure sarà la quiete che preannuncia la tempesta come quando nel 2005 il quotidiano danese Jyllands-Posten pubblicò delle vignette blasfeme su Maometto?
In quel caso fu la fede religiosa ad essere oggetto di un incidente diplomatico internazionale, questa volta la questione è tutta interna: dopo dieci anni di centro-destra, il nuovo governo di centro-sinistra ha avanzato una proposta di legge al Parlamento per l’approvazione nel territorio nazionale dei matrimoni gay.
Matrimoni Gay: i paesi favorevoli e quelli contrari
La notizia è rimbalzata in queste ultime ore, circa l’approvazione in Argentina da parte dell’altro ramo del Parlamento (toccava al Senato decidere), della legge che regolarizza i matrimoni gay.
Ce ne siamo occupati nei giorni scorsi quindi ci limitiamo a sottolineare che l’Argentina è il primo paese dell’America Latina ad approvare i matrimoni omosessuali.
Lo spunto però ci permettere di riflettere su come sta evolvendo la legislazione in favore dei diritti degli omosessuali, soprattutto perchè la riforma argentina coincide con quella dell’Islanda, altro paese gay-friendly. Abbiamo così effettuato una ricerca world wide sui paesi a favore e i paesi che non hanno ancora o non vogliono legalizzare i matrimoni gay.