haute couture

Wedding Stylist: Marina Mansanta

Marina Mansanta, couturier si moda e abiti da sposa da oltre vent’anni, ha inaugurato in Toscana nel 1992 il suo primo studio stilistico compresi gliatelier di Alta Moda e sartoria. Il desiderio di garantire prestigio al marchio Marina Mansanta Haute Couture ha spinto la fashion designer di abiti da sposa a mantenere all’espressione “Alta Moda” il suo originario significato, recuperando il cliché delle storiche Maison per offrire alle proprie clienti creazioni uniche, riconoscibili per lo stile e non per la quantità di copie prodotte.

La lavorazione, interamente manuale, la definizione di ogni più piccolo dettaglio, la preziosità dei materiali sono e rimangono le intrinseche caratteristiche di ogni collezione di abiti Marina Mansanta Haute Couture. Un marchio che identifica un total look elegante e innovativo e valorizza la donna in ogni circostanza.

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Giada Curti: il primo atelier a Roma

Oggi Sposalicious vi presenta una stilista che già dal suo debutto, nel 2010, si è conquistata un posto d’onore nell’Alta moda italiana: Giada Curti. Dal 1 Febbraio, Piazza di Spagna accoglie il suo atelier, situato all’interno di un palazzo d’epoca arredato con estrema eleganza. Preziose specchiere, grandi lampadari in vetro di Murano e soprattutto le collezioni Haute Couture da sposa e da sera.

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Lorenzo Riva: Monza celebra il suo cinquantenario


50 anni di carriera, di successi nell’alta moda, in particolar modo nel settore degli abiti da sposa, che hanno fatto di Lorenzo Riva uno degli stilisti più apprezzati al mondo. Sicuramente una delle icone di stile più rare delle personalità ambasciatrici del Made in Italy all’estero. Questo genio dell’haute couture porta in maniera impeccabile la sua età così come il suo portamento, i suoi vestiti, perfino la barba bianca e curatissima denotano come ogni centimetro quadrato in lui sia lo specchio di una grande personalità.

E Monza gli fa onore con una sfilata in pieno centro cittadino, portando in passerella la sua collezione autunno inverno 2010 2011, in cui non potevano mancare gli abiti da sposa, comparto che lo ha reso celebre non solo per l’abito da due milioni di euro con incastonati 300 diamanti Leo Cut (quelli con 8 facce in più rispetto a un diamante tradizionale).

Non sono mancate le provocazioni, anzi quei colpi di estro che rimandano a un’applauso finale in estasi, come l’abito da sposa total black così come non sono mancate le creazioni che rimandano al minimale la bellezza di una sposa in bianco candido.

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