Il classico lancio del riso è stato, negli ultimi anni, completamente rivoluzionato. Inizialmente si coloravano i chicchi per donare un po’ di allegria agli sposi ancora tesi ed emozionati, successivamente si passo ai semi di lavanda perché no sporcavano con l’amido i vestiti di invitati e sposi ed inoltre non si rischiava di far soffocare piccioni e altri uccelli come spesso accade con il riso. Oggi un’altra evoluzione, i nastri colorati!
lancio riso sposi
Cerimonia di nozze, coriandoli biodegradabili
Si possono chiamare coriandoli oppure confetti, anche il secondo termine da noi è molto meno utilizzato o meglio, con la parola confetti si intendono deliziosi dolcetti.
In questo senso invece confetti sono piccoli pezzetti di materiale che vengono tirati agli sposi al posto del riso.
Scaramanzia: gli sposi che non è vero ma ci credono
Siete scaramantici? Ci sono tante usanze legate alla superstizione riguardanti il matrimonio. Oggi vi spieghiamo come arrivare all’atare senza che il fato ci sia avverso.
In primis bisogna indossare qualcosa di blu. Che sia nuovo, usato o prestato poco importa. C’è sicuramente un diktat che è più o meno valido in tutto il mondo: lo sposo non deve vedere mai la sposa con indosso l’abito nuziale soprattutto a partire dalla mezzanotte del giorno precedente.
Riso risparmiato dai lanci al matrimonio, verrà inviato in Afghanistan
Vi ricordate quando a settembre parlammo dell‘iniziativa promossa dal Comune di Noli, in provincia di Savona, di risparmiare agli sposi il lancio del riso come campagna di sensibilizzazione della fame del mondo? C’era in corso un’altra iniziativa di cui non eravamo a conoscenza e che ieri è stata resa nota dall’Ansa, una delle agenzie stampa più accreditate.
L’iniziativa in questione è stata promossa dal Comune di Saluggia, in provincia di Vercelli, che dal 2009 ha vietato il lancio del riso all’uscita delle celebrazioni di matrimonio. In neno di due anni il Comune ha stimato di aver risparmiato una tonnellata di riso che ha voluto inviare all’11° Reggimento Bersaglieri di Orcenico di Zoppola, in provincia di Pordenone.
Coni e sacchetti riso fai-da-te
Ricordate la tradizione del lancio del riso? Un’antica leggenda cinese che aveva come protagonista il Genio Buono. Nel vedere i contadini soffrire perché colpiti da una grave carestia, un dì si impietosì a tal punto da sacrificare i suoi denti disperdendoli in una palude. Dopo un po’ di tempo, i denti furono trasformati dalla stessa acqua in semi da cui germogliarono una serie di piantine di riso che posero fine ai tormenti dei contadini.
Riso, dunque, uguale ad abbondanza e buon augurio per gli sposi. E dato che oggi nel matrimonio nulla viene lasciato al caso, è ormai usanza che siano gli sposi o i parenti ad allestire, sul sagrato della parrocchia o all’uscita dal Comune, alcuni cesti pieni di sacchetti in tulle o di coni di carta ricolmi di riso.
Il sindaco di Noli sconsiglia il lancio di riso all’uscita della chiesa
Recentemente abbiamo parlato dell’usanza del lancio di riso per augurare prosperità agli sposi ma c’è un particolare che il sindaco di un comune della provincia di Savona ha voluto sensibilizzare e che in fondo non ha tutti i torti: è giusto sprecare in questa maniera del cibo?
Per i futuri sposi che convoleranno a nozze civili nel Comune di Noli ci sarà l’invito a non utilizzare il riso ma petali di rosa o coriandoli per festeggiare gli sposi all’uscità del palazzo comunale.
La proposta è giunta dall’assessore Giovanni Peluffo che ha subito trovato accoglienza nel sindaco Ambrogio Repetto che l’ha voluta inserire nel modello prestampato con cui si chiede l’autorizzazione al matrimonio (nella foto il particolare).
Lancio di riso agli sposi: perché?
Vi siete mai chiesti perchè agli sposi, subito dopo il sì, si vada a lanciare il riso?
La risposta sarebbe in un’antica leggenda cinese. Protagonista il Genio Buono che, nel vedere i contadini soffrire perché colpiti da una grave carestia, si impietosì a tal punto da sacrificare i suoi denti disperdendoli in una palude.