matrimonio Kate-William

Confetti nuziali personalizzati e uno speciale bouquet a due colori (bianco e oro) di confetti per la sposa. Ecco a voi il particolare – e si spera anche gradito – omaggio per le nozze tra il Principe William d’Inghilterra e Kate Middleton offerto dall’associazione “Azione di Ricerca e Sviluppo” (Ars) di Sulmona. La patria del confetto a livello nazionale, per chi non lo sapesse.

Come si legge nella lettera che accompagna il dono:

E’ tradizione centenaria in Italia offrire agli sposi, agli amici e agli ospiti i confetti di Sulmona, famosi in tutto il mondo. Essi sono simbolo di dolcezza, di serenità ed augurio agli sposi di una vita felice. I cittadini di Sulmona sono lieti di poter offrire a voi questo dono semplice, che però contiene in sé un grande e sincero augurio per questo vostro intenso cammino.

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Londra e tutta la Gran Bretagna sono pronti da tempo a festeggiare il matrimonio reale di Kate e William. Ecco allora che venerdì prossimo, 29 aprile, due milioni di inglesi e circa 600mila turisti si riverseranno per le strade del paese alla ricerca del party ‘alternativo’ a Buckinghman Palace. Secondo la Local government association, ci saranno 5500 feste organizzate in tutto il Paese. Solo a Londra e dintorni se ne svolgeranno 800, tra quelle che ufficialmente hanno chiesto l’autorizzazione al Comune. Ma poi in tutte le strade sara’ un fiorire di banchetti allestiti per l’occasione, bandiere, palloncini, teatrini improvvisati e senza alcuna licenza.

Ma c’è anche chi dice no a tanto clamore e si prepara a fuggire. Saranno almeno tre milioni i britannici che hanno pensato di farsi un viaggio all’estero in questo periodo. Gli operatori turistici hanno infatti lanciato nelle scorse settimane dei pacchetti speciali. “Fuga dal matrimonio”, con proposte di soggiorno nel Mediterraneo per meno di 230 euro per due settimane.

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E va bene, il matrimonio di William d’Inghilterra e Kate Middleton non è ancora stato celebrato – manca poco, pochissimo, tutti pronti? – e già si pensa alla successione. Se il primo figlio della coppia sarà una femmina, potrebbe diventare regina. Chi l’avrebbe mai detto?

Una notizia certamente incoraggiante. Il vice premier britannico, Nick Clegg, sta infatti portando avanti un progetto per rimuovere il principio della primogenitura maschile, così da garantire alla futura principessa nata alla coppia gli stessi diritti di un maschio. In base alle regole attuali, infatti, solo un figlio maschio della coppia sarebbe il primo in linea di successione al trono, anche se avesse una sorella maggiore.

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Non facciamoci mancare nulla, anzi, diciamo pure nessuno. E così al matrimonio di Kate e William, il prossimo 29 aprile all’abbazia di Westminster, ci sarà anche un nome made in Italy: Vittorio Frescobaldi, uno dei maggiori produttori italiani di vino di qualità e membro della storica famiglia fiorentina. Lo conoscete? Vi aiutiamo noi.

Per intenderci, i Frescobaldi hanno un’attività vinicola che risale addirittura al 1308 e finanziarono i reali britannici per secoli, a partire da un prestito fatto a Edoardo I per sostenere la guerra nel 1270. Tutto chiaro?

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Pur di non farci trovare impreparati, abbiamo anche la scaletta delle nozze reali, quelle che si svolgeranno il 29 aprile tra Kate e William. Prendete allora nota che tra qualche giorno andrà in onda una vera e proria sceneggiatura degna delle migliori (o delle peggiori?) fiction. Lla funzione religiosa, innanzitutto. Questa avrà inizio alle 11 ora locale, e alle 12.15 i due sposi usciranno dall’abbazia di stile gotico per rientrare a palazzo in carrozza. Il saluto della coppia dal balcone di Buckingham palace è fissato per le 13.25.

Passiamo invece agli invitati, ben 1.900 persone. La loro lunga giornata del matrimonio reale inizierà alle 8,30 quando si apriranno le porte dell’abbazia. Entreranno dalla porta nord di Westminster e saranno accolti dagli Yeomen Warders, ovvero i guardiani della Torre di Londra. Sicuramente ci vorrà un bel po’ di tempo affinché la lunga fila di persone, mostrando il rigoroso invito, possa accomodarsi tra i banchi e le sedie.

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