Bologna, limousine abusiva al matrimonio: scatta la multa

Beh, occorre sottolinearlo: la polizia municipale di Bologna ha molto tatto. A tal punto da aspettare la fine di un matrimonio per sequestrare la limousine che aveva abusivamente trasportato gli sposi e multare il conducente con una sanzione da 159 euro.

I fatti allora: dopo aver ricevuto una segnalazione sull’uso abusivo di una limousine, gli agenti si erano appostati in borghese nei dintorni della cerimonia. Ed ecco la sposa che sale in auto dalla sua casa, l’arrivo in Municipio, le foto di rito in un parco di Corticella, il ristorante scelto per il pranzo, e poi lo scambio di denaro a pagamento del conducente.

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Sposi e invitati multati durante il matrimonio


Sposi e vigili: ho l’impressione che non vadano molto d’accordo. O semplicemente tra i tanti matrimoni che si celebrano ogni giorno capita che qualche taccuino delle multe lasci agli sposi di turno una multa da pagare. A volte per eccesso di zelo altre perchè ci sono delle situazioni insostenibili che rischiano di mandare in tilt il traffico veicolare.

L’ultima volta ne abbiamo parlato qualche giorno fa riguardo l’amministrazione comunale di Fabriano che ha dichiarato guerra ai volantini e ai manifesti e a Malnate per gli striscioni. Questa volta è accaduto davanti alla chiesa di San Rocco a Ceglie Messapica in provincia di Brindisi. 39 euro di multa. Ora si che si può dire: sposa multata, sposa fortunata.

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Fabriano, sposi a rischio multa: no ai manifesti abusivi

State per pronunciare il fatidico sì a Fabriano? E allora futuri sposi marchigiani, attenzione a non imbrattare le strade cittadine con manifesti. Il rishio di una multa è assai probabile.

Come ha fatto sapere al Carlino l’assessore Mario Paglialunga:

Stiamo studiando un’apposita ordinanza, Sia chiaro che non intendiamo ‘punire’ chi si sposa. Però il senso civico deve prevalere, visto che in alcuni casi questi volantini abusivi rimangono esposti per lunghissimo tempo senza che nessuno si preoccupi di rimuoverli. Per questo stiamo studiando un’apposita normativa, magari prevedendo anche qualche sanzione pecuniaria proprio per educare al rispetto della città e del patrimonio pubblico.

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