Il matrimonio e le sue tradizioni: il taglio del nastro

Le tradizioni legate al matrimonio sono davvero tante e diverse a seconda della nazione (città, paesino) in cui si vive e del periodo in cui ci si sposa. Alcune sopravvivono malgrado siano completamente obsolete o addirittura imbarazzanti, altre nel tempo perdono forza.

Una di queste, ve ne ho già parlato, è quella secondo cui il letto per la prima notte di nozze deve essere preparato dalle future consuocere. Oggi vi parlerò di un gesto che sembra semplice e romantico, ma non lo è affatto: il taglio del nastro.

Quando mi sono sposata, ne ho trovato uno fuori dalla chiesa. Io e mio marito lo abbiamo tagliato e abbiamo così ricevuto dei palloncini da lasciar andare poi in un limpidissimo cielo azzurro. Questo gesto, però, non nascondeva nessun significato. Le cose vanno diversamente se optate un matrimonio tradizionale.

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Matrimoni e tradizioni del passato: il frustino per mettere in riga la futura moglie

Se oggi metto insieme le parole frustino e prima notte di nozze immagino già cosa potete pensare voi lettrici di Sposalicious. Mi dispiace deludervi, ma il frustino di cui parlerò oggi non porta con sé nessuna promessa di trasgressione e nessuna carica erotica.

Avete mai letto la storia di come una giovane e brillante ragazza di nome Sofia riuscì a diventare zarina di tutte le Russie, con il nome di Caterina? E’ una storia lontana, parliamo più o meno del 1750. Mentre leggevo questa appassionante biografia mi sono imbattuta nella descrizione del rito matrimoniale cui questa povera adolescente dovette sottomettersi per diventare sposa dell’erede al trono.

Che le donne fossero, lo sono tutt’ora, considerate una proprietà degli uomini è risaputo. Ogni cultura, poi, ha rielaborato questo concetto a modo proprio. Così, mentre la Francia si preparava ad un’epoca di idee rivoluzionarie, la madre Russia perpetuava questa agghiacciante, psicologicamente, messa in scena.

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Il taglio della cravatta al ricevimento di nozze

Il taglio della cravatta è un’usanza che al giorno d’oggi non sembra più essere molto apprezzata e mette abbastanza in imbarazzo gli sposi. Veniva effettuato durante il ricevimento, di regola al ristorante.

Erano gli amici dello sposo ad organizzarlo e i soldi raccimolati dagli sposi venivano utilizzati per le loro prime necessità. Oggi è rimasta un’usanza solo nei paesi o in zone della penisola, ma per la maggior parte è scomparsa.

Se non si desidera che avvenga è meglio avvertire gli amici e opporsi con fermezza all’organizzazione del taglio, se invece vi serve qualche soldino in più allora lasciate fare, ma con qualche suggerimento.

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Chiedere la mano al padre della sposa. Si usa ancora?

Muoia io, così come ho vissuto tutta la vita. Abbandonato e solo in mezzo a estranei che cercano di ferirmi, di umiliarmi, di tradirmi. Muoia io con tutti i filistei

Perchè rispolveriamo il mito di Sansone per introdurre l’argomento dell’usanza di chiedere la mano al padre della sposa?

Sansone partì per chiedere la mano di una delle figlie dei Filistei, offrendo loro il miele del leone, ma proprio l’indovinello che l’eroe bibblico propose al banchetto sulla provenienza del miele gli procurerà la morte per mezzo del tradimento di Dalila con il taglio dei capelli.

E’ solo una delle testimonianze più antiche di un’usanza radicata in tantissime culture ed epoche. Una tradizione che i tempi moderni hanno ben presto messo al bando perchè indentificata erroneamente con il matrimonio per interessi, voluto dalle famiglie per ragioni economiche o di consolidamento di potere.

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Il matrimonio nel mondo tra riti e tradizioni

Permetteteci di dire: Paese che vai, matrimonio che trovi. Numerose, infatti, le tradizioni legate a uno dei giorni più importanti della propria vita.

In Italia, sappiamo bene, esistono poche ma semplici regole da rispettare in nome della tradizione. Come quella che vuole che, nel giorno del sì, la sposa indossi un qualcosa di blu (simbolo di purezza), un qualcosa di vecchio (a simboleggiare la vita passata che non deve essere dimenticata), un qualcosa di nuovo (come segno della nuova esperienza), una cosa prestata (che rappresenta l’affetto ed il rispetto delle persone più care) e un qualcosa di regalato, a mò di ricordo del rispetto di chi appoggia il matrimonio.

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