Un matrimonio felice con idealizzazione partner

Sembra che la felicità di un matrimonio ora dipenda dall’idealizzazione del partner, questo farebbe in modo che non se ne vedano i difetti e lo si continui ad amare nonostante tutto. Bisogna ammettere che una cosa è sicuramwente vera: all’inizio di ogni storia d’amore che rispetti il compagno che abbiamo scelto sembra essere davvero privo di difetti.

Non ha mancanze, si comporta in modo perfetto e il nostro è un sogno idilliaco, poi con il passare del tempo forse l’amore scema, o forse è solo l’innamoramento a lasciare il posto ad altro genere di sentimento e così si iniziano a vedere difettucci che inizialmente non danno fastidio e poi assumono la consistenza di palle di cannone.

A questo punto anche il più piccolo e insignificante difetto diventa un macigno insormontabile, qualcosa di cui infastidirsi e così tutto va a rotoli, ma c’è da chiedersi, se ne va prima l’amore? Oppure qualcos’altro? Se si ama una persona, in teoria si dovrebbero amare anche i suoi difetti, però fino a che punto?

Forse ci dovrebbe essere una misura. Si possono amare le piccole debolezze di una persona, perchè fanno essere come è e noi possiamo rassicurarlo. Non dimentichiamo che ognuno di noi le ha e se è bello che le nostre siano guardate con comprensione e affetto deve essere così anche per gli altri.

I grandi difetti sono quelli da temere e che davvero fanno allontanare le persone tra loro. Ad esempio avere il vizio del gioco, o picchiare la propria moglie ogni qualvolta è ubriaco non sono piccole cose da poco. E poi cosa significa idealizzare il partner? Mettersi in una posizione di inferiorità? Nemmeno questo va bene?

Trovare un equilibrio? Forse. Quando ci si innamora e decide di stare insieme si dovrebbe tener conto del fatto che nessuno è perfetto. Non si può cambiare una persona solo per poterci stare insieme, ma si può crescere insieme per avere un rapporto che si rinnova sempre crescendo con noi. Voi che ne pensate?

(photo credits: badlovenomore)

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