Voti matrimonio: anche in Italia?

esempio voti nuziali

Volete sentirvi come Ridge e Brooke e promettervi eterno amore davanti a Dio un centinaio di volte? Dovete avere allora una gran fantasia perché loro, ogni volta che convolano a giuste (?) nozze, rinnovano anche voti e promesse e lo fanno con espressioni a metà strada tra un eccesso di glucosio ed un eccesso di follia.

In realtà per noi italiani il problema non si pone, perché le formule previste per la cerimonia sono piuttosto rigide e non è possibile reinterpretarle a modo proprio. Se però l’idea vi piace e non volete rinunciare ad un momento così romantico, potrebbe esserci una soluzione.

Armatevi di pazienza e di gentilezza e spiegate al sacerdote o al sindaco il vostro desiderio di poter parlare durante la celebrazione del matrimonio, per manifestare a modo vostro l’intenzione di donarvi reciprocamente.

Sottolineate che non avete intenzione di fare un’americanata, con voti che sembrano scritti dagli sceneggiatori di Beautiful, ma solo di esprimere con parole vostre i sentimenti che vi legano. Saranno loro ad indicarvi modi e tempi giusti, riuscendo a salvaguardare la tradizionale cerimonia.

Quando mi sono sposata, io non prevedevo affatto una simile possibilità, anzi, speravo di riuscire ad ottenere una cerimonia religiosa ultra veloce e senza troppi fronzoli, ma, a sorpresa, proprio il frate che avrebbe celebrato le nozze ci propose di parlare in chiesa dal pulpito.

Ci invitò, subito dopo la lettura del vangelo e prima dell’omelia, a raccontare ad amici e parenti come mai avevamo deciso di sposarci, quali sentimenti ci legavano e quali impegni reciproci.

Sul momento ci siamo sentiti abbastanza imbarazzati, ma poi l’idea è piaciuta anche a noi e alla fine si sono commossi tutti quanti. Certo, non è così facile che un sacerdote accetti o proponga addirittura simili eccezioni, ma, come si suol dire, tentare non nuoce.

Photo Credits | krystal klugesu Flickr

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